Khoell-Addok e Iyri-Jinan Stoneng sono approdati sull’isola poche albe dopo i Lascau. Due personaggi strani, invero: lunghi capelli bianchi, pelle diafana, hanno deciso di stabilire il loro territorio al centro di un cerchio di pietre giganti, con il progetto di espandere il loro rifugio in verticale.
Non che, una volta conosciuti, i due sposi siano davvero così strani: entrambi innamoratissimi l’uno dell’altra, lui più alla mano – Se sia per una battuta o per provare a scroccare cibo è un altro discorso -, lei più tendente al notare dettagli fuori posto con una battuta sarcastica.
Entrambi desiderano imparare sempre di più: Iyri vuole affinare la pesca e il giardinaggio, Khoell vuole apprendere i segreti della cucina e della costruzione, tutti e due si tengono in forma – Sia mai appaia qualche losco individuo in pelliccia di moffetta. Se Khoell lo si trova spesso a rimuginare sulla trascendenza, il divino e il corretto ordine di nascita tra l’uovo e la gallina, Iyri preferisce concentrarsi sulla forma e la lucentezza delle booOOOoOOooolle della sorgente locale, luogo di ritrovo preferito di tutto il villaggio per ottimi e forse misteriosi motivi. La buona Iyri ha tutte le ragioni per andare a rilassarsi alla sorgente: la signorina passa gran parte del suo tempo a cacciare farfalle, scarabei, lucciole e coccinelle; nella sua terra natia venivano usati per le cose più disparate – medicine prodigiose, pigmenti per le pitture, estetica -, ma purtroppo non danno in cambio granché. Forse è per questo che Iyri ha deciso di dedicarsi di più a pesci e ortaggi.
[Dietro le quinte: La mia idea iniziale era che ogni famiglia fosse specializzata in qualcosa: gli Tsodil nella pesca, i Cayon nel giardinaggio, i Lascau nei fiori, gli Stoneng negli insetti – e i Nurag ci dovevo pensare, e da qui si capisce quanto avessi le idee chiare. Tuttavia, mi sono resa conto che il dislivello sarebbe stato demenziale: i Lascau hanno farmato millemila milioni di miliardi in due giorni, gli Stoneng andavano a botte di due, cinque o dieci simoleon. Ma, soprattutto, Cornucopia è stranamente povera di spawner di insetti. Se Ebhil poteva andare in giro e raccogliere trenta fiori in un giorno, Iyri era già fortunata se poteva catturare sette insetti – Anche perché la cattura degli insetti non è sicura al 100%, al contrario della raccolta di fiori. (A meno che non ci sia una sorpresa sorpresona, tra quei petali!) Così, ho rinunciato all’idea e Iyri e Khoell pescano e “giardinano” quando serve.]
Sebbene Khoell sia spesso perso nel suo empireo e sebbene a volte Iyri risponda in modo un po’ troppo seccato, la coppia riesce a fare amicizia con i vicini. Iyri ha più modo di trovarli in giro, data la sua ricerca animale, e a volte nota cose bizzarre.
[I Sim sanno che i libri costano più di mille simoleon, quindi hanno appreso l’arte di farli apparire nel proprio inventario con la forza del pensiero. Sarebbe davvero un problema se in quest’epoca i libri non fossero ancora stati inventati…]
Dopo aver cucinato, coltivato, pescato, fatto allenamento e scroccato chiacchierato con il prossimo, i due sposi finiscono sempre per concedersi una serata alla sorgente, meglio ancora se vuota. È un ottimo momento per rilassarsi, parlare di cose che non siano i massimi sistemi e scoprire tanti nuovi dettagli della realtà che li circonda – Tipo che entrambi hanno i piedi.
Si era già detto che i due signori Stoneng sono molto innamorati l’uno dell’altra? (Magari non come Dharzik e Steshi. [La musica del fiki fiki riecheggia da casa loro ogni tot ore, si può usare per scandire il tempo.]) I signori Stoneng sono molto innamorati l’uno dell’altra e, tra una booOoOOOolla e una riflessione sull’ovoidità delle uova, nasce il loro primogenito.
Questo evento così importante dà a Khoell nuovi spunti di riflessione: cos’è la vita? Come si genera? Da dove veniamo? E, soprattutto, chissene frega?
[A parte tutto, avere le opzioni di pensare al significato del significato permette al giocatore di far sì che il marito non vada a guardare le coccatrici mutanti mentre la moglie sta partorendo.]
Ma avviciniamoci ad Iyri, per vedere quanto sia visibilmente felice nel prendere in braccio il suo piccolo appena nato.
Il bambino, primogenito maschio ed erede degli Stoneng, viene chiamato Fridran-Garv, e sembra sia Geniale ed Emotivo. Una combinazione che preannuncia la sua trasformazione nella creatura più introversa dell’universo – Oppure uno psicopatico. L’importante è che non sviluppi alcuna Testa calda. Male che vada, pensa Iyri, si metterà a fare riflessioni filosofiche esistenziali.
La nascita di Fridran fa prendere a Khoell una decisione importante. Iyri necessita di riposo, Fridran necessita di cure, lui necessita di luoghi silenziosi in cui pensare, e un burrito urlante rende casa loro non silenziosa: per questi motivi, sprona Iyri a rimanere a casa, e sarà lui ad andare a pesca (Con la caccia di coleotteri non ci prova neppure)! Iyri accetta. Quel che non rivelerà mai a nessuno è che, segretamente, sarebbe voluta rimanere con Fridran e provare a vedere se sarebbe stata una buona madre. Khoell l’ha capita senza che lei lo dicesse. Nondimeno, qualora fallisse nel suo ruolo di madre, Iyri dovrebbe a malincuore uccidere tutti i testimoni e sarebbe un peccato se tra questi ci fosse anche il suo amato marito. E poi, sì, probabilmente Khoell voleva davvero un po’ di silenzio e non lo biasimava per niente.
[Semplicemente, una volta che Fridran è diventato toddler, Iyri aveva iniziato a rollare tutte cose relative a lui, come insegnargli a parlare e a camminare. Dato che gli Stoneng erano costantemente con una manciata scarsa di simoleon e c’era una casa da costruire, ho lasciato Iyri ad occuparsi di Fridran e ho mandato Khoell a cacciare generatori di simoleon.]
Con tutto il nuovo tempo libero (?), Iyri stringe amicizia con la famiglia Tsodil, a quanto pare grande esperta di bambini. Qualche tempo dopo, Dharzik si presenta a casa Stoneng con il piccolo Dhub, proponendo ad Iyri di farlo giocare insieme a Fridran. Un’ottima idea – E chissà che non ci scappi qualche sorella da promettere in sposa…
Alla fine, nonostante le sue gite al parco o alla sorgente, nonostante il suo entusiasmo iniziale e nonostante i suoi dubbi, Iyri scopre di non fare poi così schifo come madre. Khoell, invece, comprende di trovarsi più a suo agio a casa – Soprattutto ora che il burrito è a forma di bambino -, con i pesci e gli ortaggi da cucinare, con l’albero che sussurra musica e con gli strumenti da costruire. Così, i due sposi si danno il cambio e tutto sembra tornare alla normalità: Khoell non può sfuggire alla sua natura di casalingo, Iyri non può negare il suo essere una procacciatrice di cose piccole. Sì, anche se in questa strana isola le cose piccole possono essere black moor da venti chili.
